La conoscenza dei meccanismi cellulari dietro l’invecchiamento ha contribuito, prima di comprendere come l’ambiente, le abitudini, lo stile di vita aiutino a rallentare l’invecchiamento, poi a studiare nuovi farmaci mirati a specifici meccanismi che possono rallentare l’aging cellulare, e infine a trovare le terapie davvero efficaci per bloccare e rallentare l’invecchiamento dei tessuti.
Ne parliamo con il professor Carlo Tremolada, Ricercatore e Direttore di Image Regenerative Clinic.
Integratori e farmaci off-label
Gli integratori che aumentano i livelli di NAD (nicotinamide adenina dinucleotide) sono i principali candidati per le terapie contro l’invecchiamento.
Il NAD è una sostanza importante per il metabolismo cellulare e la longevità, i cui studi sono iniziati già nel 1997, quando un giovane David Sinclair, professore di genetica alla Harvard Medical School, scoprì che il NAD può aiutare a regolare una famiglia di proteine chiamate sirtuine, che migliorano la salute epigenetica e aumentano la longevità nel lievito.
Da qui esplose l’interesse per il resveratrolo, polifenolo presente nel vino rosso e usato in molti integratori, per attivare le sirtuine, fino a un recente studio (Cell Metabolism, 2024) sugli integratori e farmaci off-label, cioè usati per scopi diversi dalle indicazioni per cui sono stati registrati, più promettenti per rallentare l’aging (Metformina, un farmaco usato principalmente per il trattamento del diabete di tipo 2, precursori del NAD, Antagonisti del recettore del peptide-1 glucagone-simile (GLP-1), un ormone intestinale che stimola la produzione di insulina e riduce la glicemia, Inibitori di TORC1 coinvolto nella crescita e nell’invecchiamento, Spermidina, una molecola che potrebbe avere effetti benefici sulla salute e la longevità, Senolitici, sostanze che eliminano le cellule senescenti, Probiotici, Anti-infiammatori).
Tuttavia, la loro efficacia sull’invecchiamento e sulla longevità è ancora argomento di discussione nella comunità scientifica. Gli integratori e farmaci off-label, infatti, sono un argomento controverso, con molte discussioni su cosa funziona e cosa è inutile.
Riprogrammazione cellulare
Un’altra frontiera in fase di sperimentazione, ma ritenuta rischiosa nelle sue applicazioni cliniche, è la riprogrammazione cellulare. Con l’età, infatti, non solo il DNA si degrada, ma subisce alterazioni anche il modo in cui viene letto il “codice” che fornisce le istruzioni per la costruzione delle proteine. Ripristinare una corretta decodifica delle proteine potrebbe ringiovanire le cellule, ma potrebbe anche innescare il cancro. Si tratta quindi di un approccio rischioso che merita approfondimenti e studi.
Restrizione calorica
Degli effetti della restrizione calorica sulla longevità (delle cavie di laboratorio) se ne parla dagli anni ‘90, ma solo dal 2007 un imponente studio clinico pluriennale chiamato Calerie Study, ha analizzato gli effetti della restrizione calorica negli esseri umani. Solo recentemente, però, si è riusciti a dimostrare che i soggetti a dieta meno ricca di calorie mostravano una ridotta infiammazione e una maggiore produzione di cellule T del sistema immunitario e di mitocondri che producono energia. Da qui, gli studi sul digiuno intermittente o la restrizione temporale dell’alimentazione sui topi, suggerisce che una simile routine potrebbe sopprimere i geni coinvolti nell’infiammazione e migliorare la produzione di proteine, anche in età avanzata.
Terapie infiltrative con cellule staminali mesenchimali
Diverse dalle terapie con cellule staminali da cordone ombelicale o midollo osseo, ancora in fase di studio e dibattito, le terapie infiltrative con cellule staminali mesenchimali fanno già parte della pratica clinica per il trattamento di molte patologie. Tra queste, però, alcune hanno dimostrato in numerose pubblicazioni scientifiche, una maggiore efficacia e durata nel tempo per bloccare e rallentare la progressione dell’invecchiamento. Tra tutte, il sistema rigenerativo Lipogems, brevettato dal professor Carlo Tremolada, è ampiamente utilizzato da anni dai medici in tutto il mondo per “invertire” il processo di invecchiamento cellulare, curare molte patologie croniche, come ad esempio l’artrosi, e allo stesso tempo permettere al paziente di recuperare la motricità e la capacità di fare esercizio fisico per non perdere la forza muscolare. Lipogems è una procedura rigenerativa mininvasiva che permette di selezionare cellule staminali mesenchimali e altri fattori rigenerativi attivi e vitali, prelevati dal grasso della persona a cui poi vengono infiltrati.