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La vera rivoluzione della salute non inizia quando ci ammaliamo, ma molto prima.

La vera rivoluzione della salute non inizia quando ci ammaliamo, ma molto prima.

Tempo di lettura 3 minuti La prevenzione è una responsabilità individuale, mentre lo Stato ha il compito di gestire la malattia. Nel contesto attuale, dove i sistemi sanitari si trovano spesso a gestire l’urgenza piuttosto che la prevenzione, diventa essenziale ripensare il nostro rapporto con la salute. Ognuno di noi ha il dovere di agire per tempo, adottando comportamenti consapevoli e investendo nella propria longevità. La prevenzione non è un lusso, ma una responsabilità personale. Lo Stato può e deve occuparsi della cura della malattia, ma la costruzione del benessere duraturo parte da noi. La longevità sana non significa non ammalarsi, ma conoscere e anticipare. Non si tratta di inseguire l’utopia di una vita senza malattie, ma di spostare il momento in cui le malattie si presentano – e soprattutto ridurne l’impatto – attraverso un approccio proattivo e personalizzato. Longevità sana vuol dire vivere più a lungo mantenendo energia, lucidità, funzionalità fisica e qualità della vita. È una visione che combina scienza, tecnologia e cultura del benessere. L’analisi dei biomarcatori è il primo passo verso un nuovo paradigma di salute. Grazie a tecnologie sempre più avanzate, oggi è possibile eseguire un’analisi accurata di una vasta gamma di biomarcatori: parametri biologici che raccontano lo stato del nostro organismo e la predisposizione a sviluppare determinate patologie. Questo tipo di diagnosi precoce consente di intervenire non solo in modo tempestivo, ma soprattutto in maniera mirata e personalizzata. Ma come si può davvero parlare di longevità senza partire da una valutazione iniziale dello stato biologico? Senza conoscere la condizione di partenza, ogni strategia rischia di essere generica, inefficace, scollegata dalla realtà di ciascun individuo. I biomarcatori rappresentano la mappa di base da cui costruire un percorso di benessere autentico, su misura, e verificabile nel tempo. Dopo l’analisi, però, è fondamentale agire: terapie mirate, strutture specializzate, professionisti competenti. Ed è qui che entra in gioco il ruolo di centri come Image Regenerative Clinic , che si pone come hub di riferimento per la medicina estetica e rigenerativa orientata alla longevità. Dopo aver ottenuto un quadro completo dello stato di salute attraverso i biomarcatori, Image è in grado di costruire percorsi terapeutici su misura , basati su protocolli innovativi, tecnologie avanzate e l’expertise di professionisti altamente qualificati. Questi percorsi vengono rivalutati periodicamente , per adattarsi all’evoluzione dell’organismo e assicurare risultati duraturi. Un approccio dinamico e integrato, in linea con i temi del Longevity Forum di Milano. Il Milan Longevity Summit che si sta svolgendo in questi giorni a Milano mette al centro proprio questi concetti: l’importanza della prevenzione personalizzata, l’integrazione tra scienza e benessere, la necessità di creare ecosistemi della salute. Image Regenerative Clinic si inserisce perfettamente in questa visione, offrendo un modello concreto e operativo per tradurre le teorie della longevità in strategie terapeutiche reali, accessibili e personalizzate.
Un Viaggio a New York? Non Perdetevi dangene Medical Spa

Un Viaggio a New York? Non Perdetevi dangene Medical Spa

Milano e New York: due capitali dell’eleganza, dello stile e dell’innovazione. Se avete in programma un viaggio nella Grande Mela, c’è un indirizzo che dovete assolutamente segnare nella vostra agenda: il dangene Medical SPA . Nel cuore di Manhattan, questo esclusivo centro di skincare e trattamenti rigenerativi è il punto di riferimento per chi desidera un percorso di bellezza su misura , studiato per trasformare la pelle e mantenere un aspetto giovane e radioso. Il Lusso della Cura su Misura Fondata dalla nostra cara amica Dangene , questa istituzione della bellezza offre trattamenti personalizzati che combinano le più avanzate tecnologie, come laser, LED, ossigenoterapia e terapie cellulari. L’approccio è simile alla filosofia di Image Regenerative Clinic : non semplici trattamenti, ma un percorso su misura per ogni cliente, con un focus sulla rigenerazione della pelle e sul benessere a lungo termine. Un’Esperienza Esclusiva nel Cuore di Manhattan Ospitato all’interno del prestigioso CORE Club , dangene Medical SPA è più di un centro medi-estetico: è un’esperienza che coniuga innovazione e lusso, riservata a chi cerca il meglio. Se siete a New York per un viaggio di piacere o di lavoro, concedetevi un momento per voi: una skincare transformation firmata Dangene è il miglior regalo che possiate fare alla vostra pelle. Il suo team d’eccellenza saprà consigliarvi il trattamento più adatto alle vostre esigenze, garantendovi risultati visibili e duraturi. Un Legame tra Milano e New York Noi di Image Regenerative Clinic crediamo nell’ eccellenza senza confini e nel valore di una rete internazionale di professionisti della bellezza. Ecco perché vi invitiamo a scoprire il Dangene Institute e a lasciarvi coccolare da Dangene e dal suo team. 📍 Dove trovarli? dangene Medical SPA – 711 5th Avenue, New York, NY 10022 📞 +1 (212) 249 8172 📧 appointment@dangene.com Se andate, fateci sapere la vostra esperienza! ✨
Lo sapevi che la pelle invecchia anche in ufficio?

Lo sapevi che la pelle invecchia anche in ufficio?

Non bastava il sole ad invecchiare la pelle. Studi scientifici hanno dimostrato che la pelle del viso, esposta alla luce di dispositivi elettronici come computer, smartphone, tablet, TV e alla illuminazione delle lampadine LED, invecchia precocemente. Si tratta di un processo di skin aging lento e progressivo che si somma ad altri fattori di rischio come età, esposizione diretta al sole, abitudine ad alcol e fumo, inquinamento atmosferico. Come fa la luce a invecchiare la pelle? Al mare, in montagna, in città e adesso anche in ufficio, la nostra pelle è uno dei principali bersagli dello stress ossidativo causato dall'esposizione ai raggi solari e alla luce dei dispositivi elettronici. Il legame tra invecchiamento della pelle e stress ossidativo è scientificamente ben documentato. In particolare, l'invecchiamento cutaneo associato al fotoaging, cioè all'esposizione alla luce, insieme all'esposizione solare contribuisce ad aumentare quei fattori epigenetici, ovvero che derivano dall'ambiente, in grado di modificare il DNA delle nostre cellule. Infatti, la luce dei dispositivi elettronici e della luce LED agisce sul derma surriscaldandolo e favorendo così la disidratazione e il deterioramento delle fibre collagene. Nel lungo periodo, la somma di diversi fattori, tra cui età, fumo di sigaretta, qualche aperitivo e drink in più, ma anche il tempo passato davanti a computer e smartphone, contribuisce ad alterare le funzioni della nostra pelle, modificando l'espressione di piccole porzioni di geni (Snips) presenti nel Dna. Questo è all'origine dei segni dell'invecchiamento cutaneo precoce, sia nei maschi che nelle femmine, senza distinzione. Viso, occhi e occhiaie: trattamento con Lipogems Tra i primi segni di danni da photoaging, occhiaie e rughe nel contorno occhi, ma anche perdita di tono della pelle del viso. Si tratta di segni di invecchiamento precoce che possono comparire anche in persone giovani. La medicina e la chirurgia estetica moderna possono aiutare a correggere i segni dell'invecchiamento, ripristinare i volumi del volto, correggere le occhiaie che appesantiscono lo sguardo e le rughe intorno agli occhi. Il trattamento Lipogems rappresenta un'evoluzione significativa, in quanto sfrutta le capacità rigenerative delle cellule staminali mesenchimali derivate dal tessuto adiposo microframmentato. A differenza del tradizionale lipofilling, Lipogems è una tecnica rigenerativa avanzata che sfrutta le proprietà antinfiammatorie e rigenerative delle cellule staminali presenti nel tessuto adiposo. Il processo di microframmentazione attiva le cellule staminali mesenchimali, permettendo loro di esercitare la loro azione rigenerativa per un periodo prolungato. Questa tecnologia brevettata mantiene l'integrità del tessuto adiposo, preservando la sua struttura vascolare e la matrice extracellulare, elementi fondamentali per l'efficacia del trattamento.
Aging: i 6 pilastri della giovinezza

Aging: i 6 pilastri della giovinezza

Rispetto all'inizio del secolo scorso, è cambiato drasticamente il modo di invecchiare, ma ora ne conosciamo i meccanismi. Tuttavia, come invecchiamo dipende da diversi fattori, tra cui anche dalle nostre scelte individuali. Ne parliamo con il professor Carlo Tremolada, Ricercatore e Direttore di Image Regenerative Clinic. Cosa provoca l'invecchiamento delle cellule? "I vecchi hanno la barba grigia, il viso rugoso, gli occhi pieni di croste e… mancano sia di saggezza che di forza nelle gambe" (Amleto, Shakespeare). Al di là dei segni che si vedono, e del modo di invecchiare che è molto diverso dai tempi in cui Shakespeare scriveva l'Amleto, alcune cose non cambiano: i meccanismi con cui le cellule invecchiano. Ogni essere umano adulto è un agglomerato di cellule (dai 28 ai 36 trilioni), che danno luogo a forme diverse di invecchiamento basate su alcuni meccanismi cellulari che, con l'età, iniziano a funzionare male fino a interrompere ogni segnale. E l'infiammazione, in molti casi, contribuisce a dare il "colpo di grazia". Quali meccanismi ci sono dietro l'invecchiamento? Invecchiare implica meccanismi molto complessi che si attivano per disattivare quelle funzioni che ci mantengono giovani e vitali. Ad esempio, il codice custodito nel DNA e RNA che dice alla cellula di produrre proteine inizia a "leggersi" male (instabilità genomica) e si accumulano danni sia sul DNA che a livello di proteine (perdita della proteostasi); anche i cappucci protettivi del DNA, i telomeri, che si trovano alla fine dell'elica, si degradano e il DNA tende a "sfilacciarsi" (perdita dei telomeri). Le cellule perdono quindi la capacità di riciclare i componenti usurati (disattivazione dell'autofagia cellulare) e di utilizzare tutti i nutrienti disponibili per produrre energia (disfunzione mitocondriale); pertanto si ammalano (senescenza cellulare), rilasciano sostanze infiammatorie (infiammazione), le riserve di cellule staminali che rigenerano i tessuti si riducono al minimo (perdita della funzione rigenerativa), e si altera e poi si interrompe la comunicazione tra le cellule di tutto l'organismo. Su tutto questo, incombe l'infiammazione, a causa di una risposta immunitaria eccessiva, che peggiora la situazione. I sei pilastri della salute e della giovinezza Tutto questo non accade in pochi giorni, ma un po' alla volta, negli anni, ogni giorno. Predisposizione genetica e fattori ambientali, stile di vita e abitudini quotidiane, contribuiscono a farci invecchiare in modo diverso, alcune persone più velocemente o più precocemente di altre. Seguire una alimentazione sana ed equilibrata, ricca di fibre, proteine, vitamine e sali minerali, fare esercizio fisico quotidiano per almeno 30 minuti al giorno, dormire a sufficienza, ovvero almeno 7 ore di riposo notturno, socializzare, gestire lo stress ed evitare o ridurre sostanze dannose, come il fumo di sigaretta, sono quei "6 pilastri della salute" che equivalgono a immergere un piede nella fontana della giovinezza. Tuttavia, alcune persone hanno più bisogno di altre di azioni boost, ovvero di trattamenti aggiuntivi contro l'invecchiamento, come ad esempio, l'ossigeno ozonoterapia contro l'infiammazione cellulare e per ossigenare i tessuti, la biorisonanza per mitigare gli effetti dello stress e promuovere la rigenerazione cellulare, terapie biorivitalizzanti per la pelle e la medicina rigenerativa Lipogems sia per il ringiovanimento cutaneo, sia per la rigenerazione dei tessuti danneggiati da usura, invecchiamento, traumi. La tecnologia Lipogems, in particolare, sfrutta le proprietà rigenerative del tessuto adiposo ricco di cellule mesenchimali, mantenendone intatta la struttura vascolare e la matrice extracellulare per una migliore integrazione tissutale.
Look good, feel good: come ti vedi influenza il modo in cui ti senti

Look good, feel good: come ti vedi influenza il modo in cui ti senti

Non solo il modo in cui ci vediamo o come pensiamo di apparire può influenzare come ci sentiamo. In pratica, se guardando una foto ti capita di non piacerti, è perché il nostro aspetto reale è diverso da come pensiamo e vediamo noi stessi. Lo dice la scienza. Come ti vedi? Può sembrare una cosa banale, ma talvolta basta aver dormito bene per guardarci allo specchio e dire: mi sento bene, mi vedo bene. Come ci vediamo dipende da tanti fattori, interni ed esterni a noi, e partecipa alla costruzione della nostra autostima. Il nostro corpo e il nostro aspetto, cioè come ci vediamo noi e l'immagine che ci rimandano gli altri di noi stessi, per molti di noi sono importanti sentirsi bene e vivere bene. Secondo alcuni studi di ricerca sull'immagine corporea condotti tra gli studenti americani di college, è risultato che circa 1 persona su 2 aveva qualche grado di difficoltà o insoddisfazione per uno o più elementi del proprio aspetto fisico. E se questo non causava alcuno stress o difficoltà per alcuni, per altri era invece motivo di problemi nella vita di relazione, nella vita sessuale, professionale e comportamentale. Look good, feel good Essere infelici rispetto al proprio aspetto fisico può quindi creare difficoltà psicologiche e relazionali che possono far sentire inadeguati, creare ansia sociale, cioè evitare occasioni di socializzazione perché preoccupati di essere osservati, guardati e rifiutati dagli altri. Ad esempio, una persona che dà grande valore alla statura, potrebbe sentirsi inadeguata in un gruppo di persone di alta statura; così come una persona con l'acne potrebbe cercare ogni modo per nascondere la propria pelle dagli sguardi degli altri. Ritenere brutto il proprio corpo, la propria pelle, il proprio viso, ovvero non vedersi bene, può influenzare il modo in cui ci si sente, l'umore, ovvero il modo in cui si vivono i tanti e diversi momenti della propria vita, in ogni sfaccettatura. Ma di buono c'è che un'immagine corporea negativa, una problematica o un inestetismo possono essere cambiati attraverso trattamenti medico-estetici personalizzati e scientificamente validati, supporto psicologico quando necessario, e un approccio olistico al benessere della persona. Raccontaci la tua storia, scrivi a info@istitutoimage.com Chiedi a uno dei nostri esperti come aiutarti a vederti bene e sentirti bene con te stesso/a e con gli altri.
Nei della pelle: i 7 luoghi comuni da sfatare

Nei della pelle: i 7 luoghi comuni da sfatare

Credenze popolari e miti, molto diffusi nel passato e ad oggi non del tutto scomparsi. Con questo articolo desidero sfatare i 7 luoghi comuni tipicamente più conosciuti sui nevi (conosciuti comunemente come nei) e sul loro trattamento. 1. Asportare un nevo è pericoloso Falso. Il detto “non svegliare il can che dorme” riflette la vecchia credenza popolare che togliere un neo fosse pericoloso: se il nevo viene asportato chirurgicamente e si dispone l’esame istologico non c’è alcun rischio. 2. I nevi sui piedi e sulle mani sono più a rischio di trasformarsi in melanoma Falso. La possibilità di un nevo di trasformarsi in melanoma non dipende in alcun modo dalla posizione in cui si manifesta. Il melanoma deve la sua formazione a numerosi fattori (ad esempio genetici, ambientali, etc.). 3. Tutti devono sottoporsi ad un controllo, anche chi ha pochi nei Vero. Si tratta di una regola generale che vale per tutti. Infatti, anche le persone con pochissimi nevi devono effettuare un controllo periodico per limitare la formazione di nuovi nevi e la possibilità degli stessi di trasformarsi in melanomi. 4. I nevi rilevati e di colore scuro sono più pericolosi degli altri Falso. I nevi dermici del volto con componente pilifera o quelli moriformi anche se esteticamente “vistosi”, sono attualmente benigni. È comunque una buona abitudine sottoporsi ad un controllo dallo specialista per verificarne la natura. 5. Asportare i nevi con il laser non lascia segni Falso. Il laser Co2, che generalmente si utilizza per l’asportazione dei nevi, è un laser chirurgico che provoca sempre un taglio sulla pelle. L’incisione potrebbe essere fatta ugualmente con un bisturi e lascerebbe sempre una cicatrice sulla pelle, seppur minima. 6. Il sole fa male ai nevi Vero. L’eccessiva esposizione solare fa male ai nevi e alla pelle in generale, soprattutto se presa senza protezioni solari. Infatti, le radiazioni ultraviolette hanno effetti benefici sia sulla cute che sul sistema immunitario ma solo se vengono limitate da adeguate protezioni solari. 7. I nevi devono essere coperti con la crema solare Falso. Tutta la cute va coperta con la crema solare e non solo i nevi. È buona abitudine utilizzare sempre la protezione in modo da prevenire la possibilità di insorgenza di nuove lesioni anche sulla cute apparentemente sana. Credenze popolari e miti, molto diffusi nel passato e ad oggi non del tutto scomparsi. Con questo articolo desidero sfatare i 7 luoghi comuni tipicamente più conosciuti sui nevi (conosciuti comunemente come nei) e sul loro trattamento. 1. Asportare un nevo è pericoloso Falso. Il detto “non svegliare il can che dorme” riflette la vecchia credenza popolare che togliere un neo fosse pericoloso: se il nevo viene asportato chirurgicamente e si dispone l’esame istologico non c’è alcun rischio. 2. I nevi sui piedi e sulle mani sono più a rischio di trasformarsi in melanoma Falso. La possibilità di un nevo di trasformarsi in melanoma non dipende in alcun modo dalla posizione in cui si manifesta. Il melanoma deve la sua formazione a numerosi fattori (ad esempio genetici, ambientali, etc.). 3. Tutti devono sottoporsi ad un controllo, anche chi ha pochi nei Vero. Si tratta di una regola generale che vale per tutti. Infatti, anche le persone con pochissimi nevi devono effettuare un controllo periodico per limitare la formazione di nuovi nevi e la possibilità degli stessi di trasformarsi in melanomi. 4. I nevi rilevati e di colore scuro sono più pericolosi degli altri Falso. I nevi dermici del volto con componente pilifera o quelli moriformi anche se esteticamente “vistosi”, sono attualmente benigni. È comunque una buona abitudine sottoporsi ad un controllo dallo specialista per verificarne la natura. 5. Asportare i nevi con il laser non lascia segni Falso. Il laser Co2, che generalmente si utilizza per l’asportazione dei nevi, è un laser chirurgico che provoca sempre un taglio sulla pelle. L’incisione potrebbe essere fatta ugualmente con un bisturi e lascerebbe sempre una cicatrice sulla pelle, seppur minima. 6. Il sole fa male ai nevi Vero. L’eccessiva esposizione solare fa male ai nevi e alla pelle in generale, soprattutto se presa senza protezioni solari. Infatti, le radiazioni ultraviolette hanno effetti benefici sia sulla cute che sul sistema immunitario ma solo se vengono limitate da adeguate protezioni solari. 7. I nevi devono essere coperti con la crema solare Falso. Tutta la cute va coperta con la crema solare e non solo i nevi. È buona abitudine utilizzare sempre la protezione in modo da prevenire la possibilità di insorgenza di nuove lesioni anche sulla cute apparentemente sana.
Postura e osteopatia

Postura e osteopatia

Cos'è la postura? La postura può essere definita in parole semplici come la posizione del nostro corpo in stazione eretta e può considerarsi a livello statico o dinamico. Il nostro sistema nervoso centrale, gestore dei meccanismi posturali, deve essere sempre in grado di: mantenere i vari distretti corporei in sede e collocati nello spazio in maniera tale che non vi sia troppo dispendio energetico nel contrastare la continua forza di schiacciamento a cui siamo soggetti in statica e in movimento; garantire l'assenza di dolore nella ricerca della postura ideale, avere una ottima percezione e feedback da parte delle strutture recettoriali; gestire forze esterne in maniera corretta, preservando la funzione; garantire l'equilibrio e il controllo motorio. Una postura scorretta perturba direttamente l'atteggiamento statico e indirettamente quello dinamico, tanto che, se viene mantenuta nel tempo, instaura circuiti nervosi che registrano la postura scorretta come corretta (perché abituale) e ciò implica che il corpo avrà degli atteggiamenti compensatori. Grazie all'attività dei recettori, endocettori ed esterocettori, la cui funzione è informare il SNC, esso riesce ad avere le informazioni relative alla propria posizione nello spazio. Valutazione osteopatica L'anamnesi, unita all'esame obiettivo porta l'osteopata ad individuare il problema primario del paziente: se la disfunzione più importante non risulta essere di competenza osteopatica il soggetto viene indirizzato al professionista di riferimento per il problema specifico. Tutto ciò che riguarda invece il mantenimento della funzionalità ottimale è competenza osteopatica. L'osteopata valuta attentamente la biomeccanica del movimento, i pattern posturali e le compensazioni muscoloscheletriche per sviluppare un piano di trattamento personalizzato. Diego Stancanelli - Osteopata D.O. Massoterapista Mcb, Dottore in Scienze motorie
S.P.I.M. Settimana di Prevenzione dell'Invecchiamento Mentale – Dal 23 al 29 settembre

S.P.I.M. Settimana di Prevenzione dell'Invecchiamento Mentale – Dal 23 al 29 settembre

Dal 23 al 29 settembre si terrà la Settimana di Prevenzione dell'Invecchiamento Mentale (S.P.I.M.). Lo Studio In Sesto aderisce all'iniziativa promossa da Assomensana che coinvolge specialisti in tutta Italia. Durante la settimana si potrà usufruire di un check up gratuito sulle funzioni mentali. La valutazione includerà test standardizzati per misurare le capacità cognitive, la memoria, l'attenzione e altre funzioni cerebrali essenziali. Gli specialisti offriranno una valutazione gratuita e daranno informazioni per una corretta prevenzione dell'invecchiamento mentale, incluse strategie evidence-based per mantenere una mente attiva e in salute. Per qualsiasi informazione è possibile contattare lo Studio Psicologico In Sesto. Per info e prenotazioni: Studio Psicologico In sesto Indirizzo: P.za IV Novembre, 29 (MM1 Sesto Rondò), Sesto San Giovanni Tel. 02/22476454 E-mail: info@studioinsesto.com Sito internet: studioinsesto.com
Evento - Il Segreto dell'Amore Genitoriale

Evento - Il Segreto dell'Amore Genitoriale

Vi invitiamo a partecipare a "Il segreto dell'Amore genitoriale". Appuntamento sabato 6 ottobre alle ore 15:00 in Piazza Castello presso la Casa della Psicologia. All'evento parteciperà anche la nostra terapista e counselor Elena Croce, psicologa in formazione. Durante l'incontro verranno esplorati i fondamenti della relazione genitore-figlio, le dinamiche dell'attaccamento e gli strumenti per sviluppare una comunicazione efficace all'interno del nucleo familiare. Si discuterà dell'importanza del supporto emotivo e dello sviluppo di un ambiente familiare nurturing per la crescita psicologica del bambino.
Latte, caffè e cappuccino: DNA e la nostra tolleranza

Latte, caffè e cappuccino: DNA e la nostra tolleranza

Lo studio del DNA può dirci se sono amici o nemici della nostra salute Intolleranza al lattosio e genetica Il lattosio (zucchero presente nel latte) viene digerito grazie all'enzima lattasi: l'intolleranza primaria al lattosio è riconducibile ad una variante nel gene (presente sul cromosoma 2) che, in omozigosi (CC), porta ad una carenza di lattasi nei microvilli dell'intestino tenue. Il latte è un alimento nutriente, compatibile con l'alimentazione dell'uomo adulto, ma non per tutti a causa di predisposizioni genetiche. Metabolismo della caffeina I test genetici per valutare l'efficienza del metabolismo della caffeina e l'attività dell'enzima Lattasi sono disponibili presso Istituto Image attraverso la piattaforma DNAMedico.

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