regenerative-medicine
Può capitare che al risveglio al mattino oppure facendo un lavoro manuale, un dito si blocchi e diventi rigido in flessione. Può capitare agli chef, ai musicisti, a chi dipinge o a chi usa smartphone e computer, ma anche agli sportivi. É una sensazione poco piacevole, come se il dito avesse uno scatto al movimento di flesso-estensione. Se capita, potremmo avere il morbo di Notta, o tenosinovite stenosante dei tendini flessori, o più semplicemente il dito a scatto.
Ne parliamo con la dottoressa Laura Loda, chirurgo della mano in Image Regenerative Clinic.
Altri fattori che predispongono il dito a scatto sono il sesso e l'età, le donne e le persone che hanno più di 40 anni sono più colpite, la presenza di alcune malattie (diabete, ipotiroidismo, artrite reumatoide, gotta, malattie del tessuto connettivo, ristrettezza congenita del canale digitale che causa il dito a scatto nei bambini).
Gonfiore alla base del dito, indolenzimento alla base del dito che al tatto può rivelare la presenza di un piccolo nodulo, difficoltà di movimento, scatto del dito, blocco del dito in flessione o estensione sono sintomi del dito a scatto.
La diagnosi di dito a scatto si effettua durante la visita specialistica, attraverso un esame clinico con palpazione dell'ingrossamento del tendine che provoca dolore alla base del dito.
Negli stadi iniziali è indicato il trattamento conservativo che può prevedere l'uso di arnica, ghiaccio, infiltrazioni di corticosteroidi, farmaci antinfiammatori e analgesici, ozonoterapia, ultrasuoni, laserterapia, tecar, pause più frequenti da lavori manuali ripetitivi, tutori.
Dopo l'intervento è indicato un trattamento fisiochinesiterapico eseguito da un fisioterapista per evitare la formazione di aderenze cicatriziali e per permettere una ripresa più rapida e soddisfacente.