Lo studio canadese pubblicato su “Jama Facial Plastic Surgery” dell’American Medical Association lo rivela: il botulino fa anche ringiovanire la pelle.
La sperimentazione
A rivelare le nuove potenzialità della tossina botulinica è stato uno studio realizzato su un campione di 43 donne con un’età media di 52 anni che mai prima di allora si erano sottoposte a trattamenti con Botox.
Alle donne, che presentavano delle leggere rughe nella zona perioculare, sono state somministrate delle periodiche iniezioni di tossina botulinica di tipo A e la loro condizione cutanea è stata valutata per 4 mesi.
Il risultato dello studio
Il risultato straordinario è stato un miglioramento della qualità ed elasticità cutanea (i cui parametri sono stati valutati attraverso sofisticate apparecchiature).
Grazie a questo studio è stato rivelato come il botulino possa esercitare un’azione di stimolazione sulla bio-meccanica cutanea, promuovendo la produzione di collagene e riattivando il processo di ringiovanimento.
Questa scoperta, oltre ad aprire al botulino una nuova strada di applicazioni, conferma un dato concreto: la tossina botulinica, se utilizzata in maniera corretta, resta un farmaco dai comprovati livelli di sicurezza e dalle grandi potenzialità.